Finalmente mi è stata consegnata la mia nuova Dacia Duster. Per la precisione la Duster Prestige 100TCe GPL. (o 100 Tce ECO-G secondo altra denominazione).
Dopo 4 giorni di rinvio perché l’auto non veniva immatricolata, finalmente la situazione si è sbloccata ed adesso posso guidare la mia nuova Duster e questo blog prenderà vita con le sue valutazioni alla guida, al confort, al motore ed all’uso quotidiano. Seguitemi!
Prima di tutto assicurazione RCA
Tutto si sblocca ovviamente con l’immatricolazione dell’auto e la comunicazione della targa.
Primo passo da fare l’assicurazione RCA. Io ho potuto passare l’assicurazione dalla vecchia Renault Clio che avevo già venduto la settimana precedente ad un privato. Con Linear.it ho aggiunto 39 euro per integrare l’assicurazione (passo da 55 Kw a 74 Kw) con opzioni aggiunte di servizio stradale ed assicurazione danni a terzi.
Non ho messo ne furto ed incendio ne kasko nell’assicurazione Linear perché per il primo anno sono già integrate nel finanziamento Dacia che ho sottoscritto. Il prossimo anno sicuramente aggiungerò furto ed incendio.
La consegna della Duster
Fatta l’assicurazione sono andato in concessionaria a ritirare l’auto. Stavano facendo le ultime pulizie ed ho così avuto modo di controllare bene l’auto che non avesse graffi e di chiacchierare un po’ dell’auto con il meccanico.
L’auto è stata consegnata perfetta e pulita dopo un corso introduttivo che il meccanico mi ha fatto sui vari comandi dell’auto. E’ una cosa che ho apprezzato, specialmente andando a parlare di optional che non ho mai avuto prima, come il cruise control, il limitatore di velocità, il condizionatore automatico. Piano piano avrò modo di vedere tutte queste opzioni e di raccontarvele.
Il ritiro dell’auto vero è proprio è stato sancito da una foto ufficiale di consegna che poi è stata pubblicata sui profili social del concessionario.
Titubante nelle prime manovre non ho comunque avuto difficoltà ad abituarmi alla morbidezza del volante ed alle nuove pressioni sui pedali.
Prima guida della Duster
La prima corsa è stata per andare a fare benzina. Anche se è una GPL inizialmente andrò a benzina, almeno per tutto il primo pieno fatto e forse di più. Penso di avere una buona esperienza con il GPL e so che per non avere sorprese il motore deve essere ben lubrificato dalla benzina perché il GPL è secco e senza l’aiuto della benzina valvole ed altre parti ne risentono.
Primo pieno 46,21 litri (60 € tondi in questo periodo di prezzo benzina ribassato). Vedremo quanto ci farò, ma io ho il piede leggero sono sicuro di andarci avanti per 600 chilometri.
Fatta benzina sono andato a prendere tutta la famiglia ed abbiamo fatto un bel giro di prova con l’auto nuova. (e non tanto profumata di auto nuova come ci si aspetta, quell’odore tipico di plastica e tappezzeria. Forse perché con il Covid è stata tanto tempo ferma in piazzale).
Il giro di prova della Dacia Duster
Per il giro di prova della Duster ho prima raggiunto un rettilineo dove ho potuto lanciare l’auto a 100 chilometri orari, raggiunti con una certa facilità anche considerando che ho la funzione ECO inserita, una progressione costante. Il motore 100TCe su cui molti hanno dubbi è sicuramente performante, almeno per me che non ho una guida sportiva. A 100 all’ora non ho notato nessuna vibrazione e nessun rumore eccessivo di motore e pneumatici (Bridgestone).
Dopo abbiamo raggiunto la strada panoramica, perché è uno dei più bei posti del nostro paese turistico e perché volevo provare la Duster su salite, curve, tornanti.
Anche in questo caso il motore si è comportato benissimo, ha affrontato i tornanti in salita senza nessuna difficoltà. La famiglia al lato passeggero e sul sedile posteriore hanno apprezzato il confort in curva. Guidare è stato semplice, nessuno sforzo da parte della macchina e da parte mia. Abbiamo potuto apprezzare il panorama.
Tornati a casa e parcheggiata in strada, con un po’ di apprensione!
Prima impressione Duster: i pregi
Il motore è silenzioso, il 100TCe non è affatto sottodimensionato, anzi spinge bene.
La strada si affronta bene, con comodità.
Lo spazio è tanto per i passeggeri. Anche tra guidatore e accompagnatore. E’ un’auto adatta alla famiglia.
La sensazione è di essere su un’auto non di lusso, ma di buona qualità. Piace anche agli altri, me lo confermano i commenti sotto la foto del concessionario e questo fa piacere.
La macchina è dotatissima di strumenti, alcuni li ho scoperti solo guidando. Ad esempio sapete che ha un indicatore di cambio marcia? Magari non serve ad un guidatore esperto, ma c’è. E può aiutare a risparmiare carburante.
Prima impressione Duster: i difetti
Appena seduto al volante e fatte le prime manovre mi è mancato spazio: mi sono sentito troppo attaccato alla portiera. Forse hanno giocato sui centimetri per distanziare i due sedili anteriori.
Il poggiabraccio del guidatore di cui è dotata la Prestige è molto stretto, a volte il braccio cade via. Capisco perché molti lo sostituiscano con quello contenitore, più utile e più largo.
Qualche vano contenitore in più infatti non avrebbe guastato.
La mappa del navigatore ha una grafica bruttissima.
Il tappo del serbatoio benzina necessita della chiave per essere aperto. Il portellino del carburante infatti non ha chiusura, neanche centralizzata. Mi sa tanto di old-style.