Duster TCE 100 su Automobilismo gennaio-febbraio 2020

Il 04 maggio hanno riaperto le concessionarie ed ho febbrilmente atteso una chiamata che mi annunciasse che tutto era pronto e potevo andare a ritirare la Duster che ho virtualmente (senza firme) fermato a marzo. In realtà in questa settimana l’unico colloquio che ho avuto con il venditore è stato martedì e mi ha detto “domattina ti richiamo”. Aspetto ancora.

Pare che se anche le concessionarie abbiano riaperto, il lavoro va molto a rilento perché tutto deve essere riorganizzato, i clienti devono essere ricevuti con appuntamenti separati ed a distanza e c’è molto arretrato. E sembra che i concessionari sono aperti ma la motorizzazione per le immatricolazioni non ancora (forse aprono l’11 maggio) e quindi le auto nuove non possono essere consegnate.

Quindi passo il tempo a sognare la mia auto nuova, a leggere informazioni su siti web e pagine facebook (molte dedicate alla Dacia Duster, e molto ben frequentate,magari in un prossimo articolo ve le presento) ed a cercare ogni ti po di informazione.

Così ho saputo che su Automobilismo di gennaio-febbraio 2020 c’erano alcune pagine sulla Duster e mi sono procurato una copia digitale.

Non conoscevo questa rivista e mi ha fatto una buona impressione. Non mi sembra dedicata ai maniaci del motore e delle prestazioni, ma affronta il tema automotive da ogni angolo, con molti articoli interessanti anche su argomenti correlati all’automobile. Più di approfondimento generale rispetto ad altre riviste concentrate sulla meccanica.

La Duster di cui parla Automobilismo è, come quella presa in considerazione da Quattroruote e Al Volante, la TCE 100 Prestige e come sempre il colore scelto è quello arancione, ormai colore ufficiale della Duster sui giornali (bellissimo colore).

Automobilismo parte con una premessa: la qualità Renault arriva su Dacia. Da possessore di Renault (prima una Renault 11 e poi una Clio a cui ho dedicato un blog come questo, di buon successo) posso dirvi che anche Renault ha i suoi bei difetti di qualità, specialmente sugli ultimi modelli e sugli interni. La Renault 11 era nettamente migliore come qualità della Renault Clio.

Comunque il SUV low-cost ha delle plastiche dure, ma ben montate, ne conviene anche Automobilismo.

Per quanto riguarda il TCE arrivano ancora rassicurazioni: è piccolo solo nel nome, ma è un muletto per la Duster, anche se pesa, ed è il futuro dei motori:

Sgombriamo però il campo dagli equivoci. Non ci troviamo di fronte a un veicolo tutto sommato abbastanza imponente con un motore sottodimensionato. Al contrario, il piccolo 3 cilindri da 100 Cv (74 kW) – già impiegato peraltro con successo su Renault Clio e Captur, così come su Nissan Micra – se la cava alla grande anche su Duster e non fa rimpiangere il 1.600 aspirato fin qui adottato sulla Suv di Dacia.

Duster TCe 100 presenta infatti una riduzione del 15% delle emissioni di CO2 e di consumo del carburante rispetto al motore tipo SCe 115 che sostituisce, posizionandosi come primo motore benzina in gamma.

Nel breve articolo comunque più che sul motore l’attenzione è spostata sui particolari (con grandi e informative foto): per la versione Prestige 2020 abbiamo il navigatore satellitare, la radio DAB, Apple CarPlay e Android Auto, il cassettino portaoggetti ricavato sotto il sedile passeggero (secondo me un’ottima idea. Lo hanno altre auto?),

i fari anteriori con Led diurni integrati

In questa immagine possiamo apprezzare la dotazione dei comandi al volante, le bocchette del climatizzatore ed i suoi comandi, molto eleganti, una schermata del medianav ed una cosa che scopro adesso e che mi fa piacere: sul quadro potete vedere che il segnalatore degli sportelli aperti indica esattamente quali sono aperti, non è un’immagine generica di segnalazione, ma di aiuto per individuare lo sportello aperto.