Sul numero di maggio 2020 del mensile Al Volante ho trovato la recensione della Dacia Duster Prestige 1.0 TCE.
Il succo dell’articolo è lo stesso che si può leggere sulle riviste di settore, anche online: auto low cost, dalle medie prestazioni che offre comunque qualcosa in più rispetto a quanto possa far pensare il costo.
Questo concetto di automobile a basso costo va un po’ sfatato. Certo se si compra una Duster Access a 12.400 euro il prezzo è veramente low cost. Ma chi la compra? La Duster più venduta è la Prestige ed al costo di listino di oltre 16.500 euro non si può dire che costi poco.
Non è un’auto a basso costo in assoluto, ma lo è in confronto alle altre auto della stessa categoria, anche però a discapito di qualche accessorio come gli aiuti elettronici alla guida.
Però chiunque compra Duster lo fa perché esteriormente appare come molto più costosa di quello che è effettivamente.
Ma veniamo alle pagine di Al Volante che si riferisce in particolare al nuovo tre cilindri benzina 1.0 TCE Prestige 4X2 ma le valutazioni si possono ampliare a tutto il modello.
L’aspetto esteriore è decisamente quello di SUV e Crossover è la figura alta e alcuni inserti della carrozzeria danno all’auto un’aria robusta.
L’aspetto più positivo e apprezzato della Duster è la capacità del bagagliaio, il più capiente della categoria in assoluto.
Come dotazioni non è povera, anche se manca degli ultimi ritrovati elettronici per l’assistenza alla guida. La Prestige ha il clima automatico, i cerchi in lega, un navigatore touch compatibile android auto e Aplle Carplay, il monitoraggio degli angoli ciechi e la retrocamera posteriore.
La strumentazione al cruscotto è ricca, ma non sempre di facile accesso, come i comandi al volante per il vivavoce o il tasto per attivare il cruise control nel tunnel centrale.
Anche il cassetto portaoggetti non è molto ampio, ma lo spazio necessario ai nostri oggetti lo troveremo nel cassetto sotto il sedile del passeggero.
Gli interni sono spaziosi, comodi per 5 persone, ed i sedili ampi e confortevoli anche se non molto sagomati.
Sul motore in considerazione, il 1.0 TCE, si leggono le maggiori perplessità in rete: tutti si domandano se è abbastanza potente per una vettura pesante come la Duster. La conclusione di Al Volante è che il motore non è brioso, non cercate lo spunto, ma per una guida morbida è più che apprezzabile. L’iniezione indiretta contiene i costi per il carburante.
Il rumore del motore è contenuto, nella norma. Più preoccupante il rumore da rotolamento degli pneumatici quando si lancia l’auto in velocità in autostrada, che raggiunge livelli fastidiosi.
Come da titolo il punto che non convince è la leva del cambio, che non garantisce inserimenti fluidi, specialmente la quinta. Non ho avuto questa impressione quando ho fatto la mia prova su strada.
Nel complesso il tenore dell’articolo è molto prudente. Non si espone ne in bene ne in male. Punta molto sul costo contenuto senza dare sensazione di trascuratezza o povertà dei materiali.